Non è ciò che racconti agli altri
che determina la tua vita.
È ciò che sussurri a te stesso
che ha il potere più grande.
Quali sono i fattori che attivano il CAMBIAMENTO?
Focalizzazione sul problema
La motivazione
FOCALIZZAZIONE SUL PROBLEMA
Spesso non riusciamo a vedere con chiarezza il nostro problema, tendiamo a guardare la nostra situazione sempre dalla stessa angolatura, finendo prede della rimuginazione mentale.
Il primo passo sarà quello di comprendere quale sia per noi il problema preminente e capire di quali risorse disponiamo per poterlo affrontare.
Tra le risorse di cui disponiamo non possiamo non considerare la frattura interiore.
MOTIVAZIONE
La motivazione può essere definita come l’insieme di quei fattori che sono alla base del comportamento umano per il soddisfacimento di uno scopo.
Ogni qualvolta un individuo
avverte uno STATO DI BISOGNO.
Cosa si intende per BISOGNO?
Il bisogno consiste nella percezione di uno squilibrio tra situazione attuale e quella desiderata, in altre parole, tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
Quando siamo in uno stato di bisogno ci troviamo in uno stato di insoddisfazione, uno stato in cui si genera una frattura interiore, che ci spinge ad agire per far corrispondere ciò che siamo a ciò che vorremmo essere.
FRATTURA INTERIORE
Per frattura interiore si intende la dolorosa percezione delle contraddizioni esistenti tra l’attuale condizione del soggetto e importanti aspirazioni, valori, mete personali. (L. Festinger 1977).
La consapevolezza del conflitto che si pone quando la situazione presente (comportamenti, atteggiamenti) restituisce una definizione di sé incompatibile con la propria immagine di sé.
FRATTURA INTERIORE e poi...
La percezione di una frattura interiore è dolorosa e la sua ampiezza deve essere ridotta entro breve tempo.
Questo può avvenire con una modificazione del comportamento problematico.
TEMPI versus CAMBIAMENTO?
Rispetto ai tempi, occorre tener presente che per adottare un nuovo comportamento occorrono in
media, dai tre ai sei mesi.
Per rendere il cambiamento parte della vita del soggetto, ad esempio:
affinché una persona arrivi a non poter fare a meno della razione di frutta giornaliera o del contorno di verdura
affinché una persona non possa fare a meno dell’attività fisica
occorre un periodo
da 1 a 2 anni
occorre un periodo
da 1 a 2 anni
Processi del CAMBIAMENTO:
ACCETTAZIONE
accettare la responsabilità di impegnarsi in un cambiamento che arriverà successivamente dall’aver detto a sé stessi: OK CE LA POSSO FARE!
CONTROLLO DELLO STIMOLO
• Creare
• Alterare
• Evitare stimoli che incoraggino il comportamento da modificare**
**evitamento di quei luoghi e di quelle situazioni critiche che innescano il comportamento da modificare (evitare di aprire spesso il frigorifero, evitare di temporeggiare a lungo a tavola, evitare di tenere in casa tutti quei cibi sconsigliati)
CONTROCONDIZIONAMENTO
CONTRO-
-CONDIZIONAMENTO
SOSTITUIRE I VECCHI COMPORTAMENTI CON NUOVI COMPORTAMENTI
Se mi accorgo di mangiare di più quando mi sento triste, depresso, angosciato, solo...
... Posso introdurre una nuova azione da mettere in atto quando mi sento in questo modo a livello umorale
Controllo dello stimolo versus
INCOERENZA SINCRONICA
Ossia, in quel momento in cui cediamo di fronte alla nutella, nonostante i nostri buoni propositi, ciò che viene non considerato è il futuro, il tempo.
DEVO CHIEDERMI:
"Come mi sentirò dopo aver mangiato la nutella?"
GRATIFICAZIONE
Rinforzarsi quando si è riusciti a tener fede ai propri obiettivi di comportamenti salutari.
È importante la scelta di rinforzi significativi per il soggetto.
RELAZIONI D’AIUTO
Saper cercare e ricevere supporto da altri per agevolare il cambiamento**
**Ad esempio, chiedere ai familiari di modificare le abitudini alimentari della famiglia per agevolare il cambiamento del soggetto.
Fattori psicologici
L'autoefficacia
+ alti livelli di autoefficacia percepita
+ alti livelli di fiducia e di impegno profuso
+ alti livelli di motivazione nel modificare il proprio comportamento
DA CIO' DERIVERA' che ogni eventuale insuccesso non venga interpretato come rappresentativo del proprio valore ma solo come effetto della propria istantanea performance.
L'autoSTIMA
+ sarà la differenza tra il mio livello reale e quello ideale
- saranno i livelli di autostima
Chi possiede un’ALTA AUTOSTIMA sa riconoscere in maniera realistica di avere sia pregi che difetti, si impegna per migliorare le proprie debolezze, apprezza i propri punti di forza.
È aperto all’ambiente, possiede una maggiore autonomia e una maggiore fiducia nelle proprie capacità.
Le persone con un’alta autostima dimostrano una maggiore perseveranza nel raggiungere un obiettivo a cui tengono e sono invece meno determinate in un ambito in cui hanno investito poco.
Si tratta di persone più propense a relativizzare un insuccesso e a impegnarsi in nuove imprese che le aiutino a dimenticare.
Al contrario, una BASSA AUTOSTIMA può condurre ad una ridotta partecipazione e ad uno scarso entusiasmo, che si concretizzano in situazioni di demotivazione in cui predominano disimpegno e disinteresse.
Le persone con bassa autostima amplificano le proprie debolezze, mentre minimizzano i propri punti di forza
Le persone con una bassa autostima si arrendono molto più facilmente quando si tratta di raggiungere un obiettivo, soprattutto se incontrano qualche difficoltà o sentono un parere contrario a ciò che pensano.
Locus of Control (J. B. Rotter 1966): tendenza dell'individuo a percepire le situazioni:
Come determinate da forze esterne, quali il destino o l’azione di altre persone: LOCUS OF CONTROL ESTERNO
Locus of Control Interno / Locus of Control Esterno
Nel campo della salute, una PERSONA CON LOCUS OF CONTROL ESTERNO ritiene che la salute dipenda dal destino per cui penserà:
"se una cosa deve succedere, succederà indipendentemente da ciò che io faccio",
"se mi affido ad un bravo medico, egli certamente mi salverà";
di conseguenza sarà meno incline a prendersi cura attivamente del proprio stato di salute.