I MODELLI ASSISTENZIALI ANTE-PARTUM
Al termine del corso, il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nella fase ante-partum.
I MODELLI ASSISTENZIALI INTRA-PARTUM
Implementare le competenze sulle strategie di monitoraggio del benessere fetale nel periodo espulsivo.
Al termine del corso, il personale sarà formato sui modelli per la promozione del parto attivo e sull’implementazione del rischio clinico.
I MODELLI ASSISTENZIALI NELLA GESTIONE DEL PUERPERIO
LE EVIDENZE SCIENTIFICHE NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE OSTETRICHE
Al termine del corso, il personale risulterà addestrato al lavoro in equipe in caso di urgenze-emergenze.
L'ECOGRAFIA OFFICE PER OSTETRICHE
Fornire al personale competenze nell’ecografia office come strumento di supporto per rilevare i parametri materni e fetali in gravidanza e travaglio, per interpretare e valutare con tempestività e accuratezza l’evoluzione della gravidanza e del parto.
Al termine del corso, il personale saprà avvalersi dell’ecografia office.
OSTETRICA IN PROGRESS - 5 volumi
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche nell’arco dell’intera gravidanza, parto e post partum. In tal modo il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nelle fasi ante partum, intra partum e post partum, nonché sulla gestione delle emergenze e sull’ecografia office.
COMUNICAZIONE E RELAZIONE IN GINECOLOGIA
Fornire al ginecologo uno strumento di agile consultazione nella consapevolezza che nessun testo può sostituire l'esperienza quotidiana; l'abilità relazionale, infatti, può essere appresa solo nei contesti operativi, come le esperienze formative di gruppo, dove il professionista può esprimere sé stesso e il proprio modo di essere e relazionarsi con gli altri.
L’INFERMIERE SPECIALIST IN PSICHIATRIA
Gli infermieri che lavorano all’interno di percorsi assistenziali avranno nuove conoscenze cliniche, relazionali e sociali specifiche.
In psichiatria, competenze sugli ultimi orientamenti diagnostici e terapeutici (ansia, depressione, schizofrenia, bipolarismo, etc.) fanno la differenza nel supporto professionale.
L'ETA' ADOLESCENZIALE TRA FISIOLOGIA E PATOLOGIA
PSICOLOGIA E PSICOPATOLOGIA DELLO STRESS E DEL TRAUMA
L'adolescenza rappresenta una fase di passaggio, di transizione, di trasformazione e cambiamento. Un viaggio verso l’ignoto... cambiamenti somatici e fisiologici, confusione emotiva, costituzione di una nuova identità, un più intenso legame col gruppo dei pari, definizione di nuove distanze dalla coppia genitoriale, modificazioni ormonali, comparsa delle caratteristiche sessuali secondarie.
I DISTURBI DI PERSONALITÀ
Disturbi di personalità: tra normalità e patologia, classificazione e diagnosi, abuso di alcool, gioco d'azzardo patologico, rilevanza clinica nel contesto forense, disturbo borderline, definizione in adolescenza.
La personalità dell’individuo in adolescenza non è ancora totalmente strutturata nella sua completezza. Tuttavia, gli studi presenti in tal senso attestano l’esistenza di una certa continuità tra personalità in fase infantile e adolescenziale.
COUNSELING NUTRIZIONALE NEGLI AMBULATORI DI DIETETICA PREVENTIVA
Il counseling motivazionale è una strategia efficace di approccio alla modifica degli stili di vita non salutari, anche per quanto riguarda l’ambito dell’alimentazione e dell’attività fisica.
Per adottare e mantenere uno stile di vita sano ed attivo, non sono sufficienti né la conoscenza delle regole della corretta alimentazione né le prescrizioni di diete o programmi d’attività fisica regolare. Le abitudini di vita devono essere frutto di una scelta consapevole, da realizzarsi attraverso un processo di empowerment. Occorre motivare le persone, sia nella scelta iniziale al cambiamento, sia nelle fasi successive del mantenimento.
I MODELLI ASSISTENZIALI ANTE-PARTUM
Obiettivo
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche per la gestione del travaglio di parto fisiologico e delle relative tecniche di monitoraggio secondo le attuali evidenze scientifiche.
Al termine del corso, il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nella fase ante-partum.
Indice
• La valutazione della madre
• I metodi di valutazione della progressione del travaglio
• La sorveglianza fetale ante-partum: il tracciato cardiotocografico
• I segnali d’allarme del tracciato cardiotocografico
• I tracciati cardiotocografici: classificazione
• Misure conservative in caso di tracciato cardiotocografico non rassicurante
• L’auscultazione/registrazione intermittente durante il travaglio nella gravidanza a basso rischio
• I bisogni e l’assistenza
• Bibliografia
• I principi ed i fondamenti del Clinical Risk Management
• La persona assistita ed i suoi diritti (Advocacy)
• L’assistenza sanitaria multietnica
Autori
Andrea Vettori, Ferdinando Pellegrino, Giuseppina Piacente, Salvatore Paribello, Simona Novi, Vittorio Artiola
COLLANA – OSTETRICA IN PROGRESS - 5 volumi
Percorso formativo interamente dedicato alla categoria
Obiettivo
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche nell’arco dell’intera gravidanza, parto e post partum. In tal modo il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nelle fasi ante partum, intra partum e post partum, nonché sulla gestione delle emergenze e sull’ecografia office.
Titoli dei volumi
• I modelli assistenziali ante-partum
• I modelli assistenziali intra-partum
• I modelli assistenziali nella gestione del puerperio
• Le evidenze scientifiche nella gestione delle emergenze ostetriche: procedure ed organizzazione dell’assistenza operativa
• L’ecografia office per ostetriche
L'ECOGRAFIA OFFICE PER OSTETRICHE
Obiettivo
Fornire al personale competenze nell’ecografia office come strumento di supporto per rilevare i parametri materni e fetali in gravidanza e travaglio, per interpretare e valutare con tempestività e accuratezza l’evoluzione della gravidanza e del parto.
Al termine del corso, il personale saprà avvalersi dell’ecografia office.
Indice
• L’ecografia come strumento dell’assistenza ostetrica
• Accenni di anatomia ed embriologia ecografica
• Principi di fisica degli ultrasuoni e metodologia d’esame
• Le tecniche e le apparecchiature per l’esecuzione di un corretto esame ecografico
• Il ruolo dell’ostetrica/o nella diagnostica ecografica in gravidanza
• L’ecografia ostetrica nel I trimestre
• L’ecografia ostetrica nel II trimestre
• L’ecografia ostetrica nel III trimestre
• L’esame ecografico in corso di urgenza ostetrica
• L’ecografia come possibile integrazione alla semeiotica ostetrica in sala parto
• Il ritardo di crescita intrauterina: diagnosi e fattori prognostici
• La refertazione
• La responsabilità e l’autonomia dell’ostetrica/o nella pratica dell’ecografia in gravidanza-
• Le evidenze scientifiche e le linee guida: esperienze a confronto
• L’ecografia ostetrica: implicazioni medico-legali
• I principi e i fondamenti del Clinical Risk Management
• La persona assistita e i suoi diritti (Advocacy)
• L’assistenza sanitaria multietnica
Autori
Andrea Vettori, Ferdinando Pellegrino, Giuseppina Piacente, Salvatore Paribello, Simona Novi, Vittorio Artiola
COLLANA – OSTETRICA IN PROGRESS - 5 volumi
Percorso formativo interamente dedicato alla categoria
Obiettivo
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche nell’arco dell’intera gravidanza, parto e post partum. In tal modo il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nelle fasi ante partum, intra partum e post partum, nonché sulla gestione delle emergenze e sull’ecografia office.
Titoli dei volumi
• I modelli assistenziali ante-partum
• I modelli assistenziali intra-partum
• I modelli assistenziali nella gestione del puerperio
• Le evidenze scientifiche nella gestione delle emergenze ostetriche: procedure ed organizzazione dell’assistenza operativa
• L’ecografia office per ostetriche
I MODELLI ASSISTENZIALI INTRA-PARTUM
Obiettivi
• Individuare i processi assistenziali supportati dall’ebo per la sicurezza delle cure nel periodo espulsivo;
• implementare le competenze sulle strategie di monitoraggio del benessere fetale nel periodo espulsivo.
Al termine del corso, il personale sarà formato sui modelli per la promozione del parto attivo e sull’implementazione del rischio clinico.
Indice
• Introduzione
• Le procedure operative del parto
• La procedure operative del parto a rischio
• Cardiotocografia nel periodo espulsivo
• Danno neurologico, paralisi cerebrale e valore predittivo della cardiotocografia nel loro determinismo
• Bibliografia
• I principi ed i fondamenti del Clinical Risk Management
• La persona assistita ed i suoi diritti (Advocacy)
• L’assistenza sanitaria multietnica
Autori
Andrea Vettori, Ferdinando Pellegrino, Giuseppina Piacente, Salvatore Paribello, Simona Novi, Vittorio Artiola
COLLANA – OSTETRICA IN PROGRESS - 5 volumi
Percorso formativo interamente dedicato alla categoria
Obiettivo
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche nell’arco dell’intera gravidanza, parto e post partum.
In tal modo il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nelle fasi ante partum, intra partum e post partum, nonché sulla gestione delle emergenze e sull’ecografia office.
Titoli dei volumi
• I modelli assistenziali ante-partum
• I modelli assistenziali intra-partum
• I modelli assistenziali nella gestione del puerperio
• Le evidenze scientifiche nella gestione delle emergenze ostetriche: procedure ed organizzazione dell’assistenza operativa
• L’ecografia office per ostetriche
COMUNICAZIONE E RELAZIONE IN GINECOLOGIA
Negli ultimi anni la comunicazione in medicina ha assunto un'importanza cruciale sotto diversi profili: è parte integrante del rapporto medico-paziente, base essenziale dell’efficacia relazionale, ma al tempo stesso può essere fonte dl tensione, di conflitti e di rivendicazioni medico-legali. All’origine di molti contenziosi vi è, infatti, una difficoltà comunicativa o un’inappropriata gestione degli aspetti emotivi della relazione.
Alcuni aspetti della comunicazione, come il consenso informato, sono visti ancora con molta superficialità e scetticismo pensando si tratti di una noiosa pratica burocratica.
L'informazione - comunicazione - data al paziente assume forza proprio in ragione della fiducia che si instaura con lui ed è pertanto ragionevole, oltre che giuridicamente rilevante, che tale aspetto diventi parte essenziale della comunicazione medico - paziente.
Comunicare è soprattutto capacità di relazione e non tutti sono in grado di entrare in relazione con l’altro.
Per il ginecologo questo può significare imparare ad avere una maggiore sensibilità alla relazione, soprattutto oggi dove si opera in contesti sanitari depersonalizzanti e disfunzionali dove crescono il disagio professionale legato allo stress lavorativo e tutte le dinamiche psicologiche ad esso connesse.
Per il ginecologo si pone, il problema della formazione psicologica alla relazione: né il percorso universitario né specifici percorsi formativi all'interno delle aziende si occupano di tale aspetto, nonostante Ia consapevolezza che alcuni fattori di personalità e peculiari dinamiche psicologiche possono compromettere stabilmente l’efficacia comunicativa e relazionale del medico.
Dall'altra parte non tutte le pazienti sono accessibili e sensibili alla comunicazione: esistono specifiche strutturazioni di personalità che rendono le persone diffidenti, rabbiose, inaccessibili ai comuni canali di comunicazione perché alexitimiche o depresse. ln molti casi, soprattutto quando l’esperienza di malattia modifica la visione della realtà, la paziente può alterare, suo malgrado, le informazioni, recepirle in modo distorto e non essere in grado di stabilire una relazione di fiducia.
Tutti elementi, questi, che devono far riflettere sulla necessità da parte del ginecologo di gestire al meglio questi problemi per implementare la propria capacità di gestire al meglio la relazione con la paziente.
Obiettivi
Fornire al ginecologo uno strumento di agile consultazione nella consapevolezza che nessun testo può sostituire l'esperienza quotidiana; l'abilità relazionale, infatti, può essere appresa solo nei contesti operativi, come le esperienze formative di gruppo, dove il professionista può esprimere sé stesso e il proprio modo di essere e relazionarsi con gli altri..
Indice
PARTE I – COMUNICAZIONE E RELAZIONE IN GINECOLOGIA
• Introduzione
• Comunicare, un’arte dimenticata
• Comunicare con sé stessi, comunicare con gli altri: l’alexitimia
• Lo stile della comunicazione efficace: l’empatia
• L’ascolto
• La comunicazione non verbale
• Comunicazione, privacy e segreto professionale
• Comunicazione e consenso informato
• Stress lavorativo, comunicazione e Risk Management
• Bibliografia
PARTE II – CONTRIBUTI
• Comunicazione e sessualità
• Comunicazione e multiculturalismo
• La formazione e il benessere psicologico del ginecologo
• Comunicazione e relazione con l’adolescente
Autori
Simona Novi, Sonia De Balzo, Ilarj Furno, Alessia Gambino, Ferdinando Pellegrino
I MODELLI ASSISTENZIALI NELLA GESTIONE DEL PUERPERIO
Obiettivo
Formare sulla gestione e valutazione dei fenomeni del puerperio, dell’allattamento, dell’uso dei farmaci durante l’allattamento, della contraccezione durante il puerperio, sulla prevenzione della depressione post partum e altri disturbi, sulla “care” nel puerperio e la soddisfazione dei bisogni in continuità assistenziale.
Indice
• La valutazione della madre
• Bisogni ed assistenza
• Assistenza alla donna durante l’allattamento
• I modelli assistenziali in caso di puerperio patologico
• Assistenza alla donna con disturbi psichiatrici post partum
• Bibliografia
• I principi ed i fondamenti del Clinical Risk Management
• La persona assistita ed i suoi diritti (Advocacy)
• L’assistenza sanitaria multietnica
Autori
Andrea Vettori, Ferdinando Pellegrino, Giuseppina Piacente, Salvatore Paribello, Simona Novi, Vittorio Artiola
COLLANA – OSTETRICA IN PROGRESS - 5 volumi
Percorso formativo interamente dedicato alla categoria
Obiettivo
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche nell’arco dell’intera gravidanza, parto e post partum. In tal modo il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nelle fasi ante partum, intra partum e post partum, nonché sulla gestione delle emergenze e sull’ecografia office.
Titoli dei volumi
• I modelli assistenziali ante-partum
• I modelli assistenziali intra-partum
• I modelli assistenziali nella gestione del puerperio
• Le evidenze scientifiche nella gestione delle emergenze ostetriche: procedure ed organizzazione dell’assistenza operativa
• L’ecografia office per ostetriche
L’INFERMIERE SPECIALIST IN PSICHIATRIA
Obiettivo
Valorizzare le nuove figure professionali che saranno riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale.
Gli infermieri che lavorano all’interno di percorsi assistenziali avranno nuove conoscenze cliniche, relazionali e sociali specifiche.
In psichiatria, competenze sugli ultimi orientamenti diagnostici e terapeutici (ansia, depressione, schizofrenia, bipolarismo, etc.) fanno la differenza nel supporto professionale.
Indice
Ultimi orientamenti ed indirizzi diagnostici e terapeutici
• Gli ultimi orientamenti e indirizzi diagnostici e terapeutici nell’ansia
• Gli ultimi orientamenti e indirizzi diagnostici e terapeutici nella depressione
• Gli ultimi orientamenti e indirizzi diagnostici e terapeutici nella schizofrenia
Il processo assistenziale
• La metodologia scientifica e gli strumenti
• Problemi assistenziali nella gestione della depressione bipolare: la presa in carico come una delle possibili risposte
La natura relazionale ed educativa dell’assistenza infermieristica
• La salute e il benessere
• L’informazione alla persona assistita
• La comunicazione con l’assistito
• L’educazione sanitaria
• La consapevolezza, la responsabilità, il coinvolgimento e la partecipazione del malato al raggiungimento della propria salute
L’alfabetizzazione sanitaria quale nuovo approccio emergente nella comunicazione infermiere – persona assistita
• L’alfabetizzazione sanitaria e sua importanza
• La valutazione dello stato di alfabetizzazione sanitaria della persona assistita
• La problematica della multietnicità
Autori
Andrea Vettori, Ferdinando Pellegrino, Alessia Gambino, Antonio Meles, Gianfranco Del Buono, Ilarj Furno, Simona Novi, Virginia Ingenito, Vittorio Artiola
LE EVIDENZE SCIENTIFICHE NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE OSTETRICHE
Obiettivo
Fornire al personale conoscenze e competenze pratiche per gestire le emergenze ostetriche secondo le attuali evidenze scientifiche nonché per l’individuazione delle caratteristiche della comunicazione in emergenza.
Al termine del corso, il personale risulterà addestrato al lavoro in equipe in caso di urgenze-emergenze.
Indice
• Il Triage ostetrico e le nuove strategie di management assistenziale
• Le emergenze emorragiche
• Le emorragie del post-partum: gestione clinica
• L’eclampsia e le emergenze ipertensive
• Il tromboembolismo e la gravidanza: prevenzione, diagnosi e terapia
• La distocia di spalle: prevenzione e trattamento
• Le manovre a confronto e la responsabilità dell’ostetrica/o
• Il prolasso di funicolo: procedura operative
• La valutazione del benessere del neonato e la gestione pratica della rianimazione neonatale
• La documentazione dell’emergenza ostetrica in cartella clinica
• La comunicazione: un fattore strategico nelle situazioni di Emergenza
• I principi e i fondamenti del Clinical Risk Management
• La persona assistita e i suoi diritti (Advocacy)
• L’assistenza sanitaria multietnica
Autori
Andrea Vettori, Ferdinando Pellegrino, Giuseppina Piacente, Salvatore Paribello, Simona Novi, Vittorio Artiola
COLLANA – OSTETRICA IN PROGRESS - 5 volumi
Percorso formativo interamente dedicato alla categoria
Obiettivo
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche nell’arco dell’intera gravidanza, parto e post partum. In tal modo il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nelle fasi ante partum, intra partum e post partum, nonché sulla gestione delle emergenze e sull’ecografia office.
Titoli dei volumi
• I modelli assistenziali ante-partum
• I modelli assistenziali intra-partum
• I modelli assistenziali nella gestione del puerperio
• Le evidenze scientifiche nella gestione delle emergenze ostetriche: procedure ed organizzazione dell’assistenza operativa
• L’ecografia office per ostetriche
L'ETÀ ADOLESCENZIALE TRA FISIOLOGIA E PATOLOGIA
È nell’adolescenza che lo sviluppo del cervello raggiunge il livello massimo di maturazione: infatti, la plasticità cerebrale adulta non altera la struttura neuronale del cervello, a differenza di quanto accade, invece, nell’età evolutiva quando si verifica uno sviluppo sostanziale del cervello.
Tale maturazione avviene per gradi e nel rispetto delle diverse fasi di crescita e maturazione: la vista, l’udito, il movimento hanno tempi di sviluppo biologici più rigidamente prestabiliti, dei tempi “standard” di sviluppo, mentre nello sviluppo delle funzioni cerebrali più complesse, come la capacità di ragionare e di vivere le emozioni, vi è una maggiore variabilità individuale.
Ecco perché nell’adolescenza si verifica uno sfasamento tra la crescita emotiva e quella cognitiva, fenomeno sempre più accentuato nella società attuale.
L’inizio dell’adolescenza è segnato da fenomeni biologici come il menarca e il cambiamento di voce dei ragazzi; la fine dell’adolescenza è invece sfumata, molto ritardata rispetto al passato, con un allungamento dei tempi – giovani adulti, adultescenti, twixteer – fino, e talvolta oltre, ai 25 anni. Questa fase dovrebbe concludersi con l’acquisizione della piena autonomia della persona, con la maturazione armonica degli aspetti emotivi e cognitivi del cervello; il raggiungimento più lento dell’età adulta consente di avere una finestra temporale di plasticità neuronale più ampia.
La mancanza di autonomia può rappresentare un elemento di vulnerabilità in quanto, se un ragazzo non è ben motivato ad autodeterminarsi, tende a lasciarsi condizionare da stimoli deleteri, limitanti e dannosi, come può essere l’eccessiva esposizione ai social networks.
L’adolescenza è l’età delle opportunità, delle enormi potenzialità, ma è anche l’età dei grandi rischi: comportamenti aggressivi, assunzione smodata di alcolici, accesso all’uso di sostanze d’abuso, comportamento sessuale a rischio, gravidanze indesiderate, alta incidenza di rischio suicidario. Ed è anche l’età di esordio di molti disturbi psichici, alcuni dei quali gravi e persistenti.
Indice
ADOLESCENZA E PSICOPATOLOGIA - F. Pellegrino
INTRODUZIONE
DISTURBI PSICHICI NELL’ADOLESCENZA
L’ansia e gli attacchi di panico
Il disturbo ossessivo-compulsivo e correlati
Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati
I disturbi depressivi
Il Disturbo bipolare
Lo spettro schizofrenico
Anoressia, bulimia nervosa e obesità
LE DIPENDENZE: I DISTURBI CORRELATI A SOSTANZE E I DISTURBI DA ADDICTION
DISAGIO, PSICOLOGIA E PSICOPATOLOGIA DELL’ADOLESCENTE
ADOLESCENZA E NUOVE DIPENDENZE: L’UTILIZZO PATOLOGICO DI INTERNET NEGLI ADOLESCENTI - G. Del Buono
INTRODUZIONE
LE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI
CRITERI DIAGNOSTICI
EPIDEMIOLOGIA
TRATTAMENTO
EZIOLOGIA
BREVI CONCLUSIONI
IL BULLISMO IN ADOLESCENZA - S. Del Buono
IL BULLISMO. COS’È? COME SI MANIFESTA?
IL GRUPPO DEI PARI, IL BULLO E LA VITTIMA: RUOLI COMPLEMENTARI
BULLISMO DISCRIMINANTE
CYBERBULLISMO
PREVENZIONE ED INTERVENTO: COSA È POSSIBILE FARE?
ADOLESCENZA E PRATICA CLINICA - S. Novi
IL BALLO DELLE INCERTEZZE
CASO CLINICO: DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA
ADOLESCENTI E FAMIGLIE - G. Ruggiero, V. Attanasio
IL MONDO EMOTIVO E RELAZIONALE DELL’ADOLESCENTE - F. Baldoni
IL MONDO EMOTIVO E I DISTURBI PSICOLOGICI DELL’ADOLESCENTE
LE RELAZIONI DI ATTACCAMENTO IN ADOLESCENZA
STABILITÀ E CAMBIAMENTO DELL’ATTACCAMENTO DALL’INFANZIA ALL’ADOLESCENZA
L’IMPORTANZA DEL PADRE
Autori
Ferdinando Pellegrino, Gianfranco Del Buono, Silvia Del Buono, Simona Novi, Giuseppe Ruggiero, Viviana Attanasio, Franco Baldoni
COLLANA – OSTETRICA IN PROGRESS - 5 volumi
Percorso formativo interamente dedicato alla categoria
Obiettivo
Fornire al personale ostetrico conoscenze e competenze pratiche nell’arco dell’intera gravidanza, parto e post partum. In tal modo il personale ostetrico risulterà addestrato al lavoro in equipe nelle fasi ante partum, intra partum e post partum, nonché sulla gestione delle emergenze e sull’ecografia office.
Titoli dei volumi
• I modelli assistenziali ante-partum
• I modelli assistenziali intra-partum
• I modelli assistenziali nella gestione del puerperio
• Le evidenze scientifiche nella gestione delle emergenze ostetriche: procedure ed organizzazione dell’assistenza operativa
• L’ecografia office per ostetriche
PSICOLOGIA E PSICOPATOLOGIA DELLO STRESS E DEL TRAUMA
LA RISPOSTA DELL’INDIVIDUO ALLO STRESS E AL TRAUMA - F. Pellegrino
Stefania ha iniziato da qualche mese un nuovo lavoro: ha 24 anni, è laureata in lingue ed ha trovato impiego in una ditta di trasporti come segretaria e addetta alle relazioni internazionali. È entusiasta di questo nuovo lavoro e anche i suoi genitori sono contenti, un po’ meno il fidanzato, Luca, che avrebbe voluto portarla con sé in Inghilterra dove ha trovato lavoro come ingegnere. Stefania ha preferito rimanere vicino alla sua famiglia e non ha nessuna intenzione di andare all’estero.
Tutto è andato bene fino a quando è rimasta vittima di un infortunio lavorativo: mentre era in azienda, attraversando il cortile, è stata investita da un camion causandole traumi multipli ad entrambe le gambe e ai piedi, tanto che si è resa necessaria l’amputazione del piede destro.
Un vero trauma per Stefania; non solo ha dovuto reggere oltre tre mesi di ospedalizzazione, ma anche l’amputazione del piede ed il percorso riabilitativo, tutt’ora in corso; ha dovuto così rinunciare a tutto e rimettersi in discussione...
Ciro, dopo aver subito una rapina, ha iniziato a manifestare tutta una serie di sintomi di particolare gravità clinica con una progressiva compromissione della funzionalità globale. A distanza di circa cinque anni dall’episodio della rapina, Ciro praticamente trascorre la sua giornata a casa, evita qualsiasi contatto sociale, ha paura di uscire, teme che gli possa succedere qualcosa, ha iniziato a fumare oltre 40 sigarette al giorno e ad abusare di alcolici...
Per Alessandro invece ci troviamo di fronte ad uno stress di natura psicosociale: è un ingegnere di 47 anni, pubblico dipendente, sposato con tre figli; ha un lavoro di grande responsabilità a cui si dedica con professionalità e responsabilità. Ad un certo punto però ha iniziato ad avere difficoltà operative in quanto ha iniziato a subire una serie di pressioni da parte del suo dirigente...
DISTURBI CORRELATI ALLO STRESS ED AL TRAUMA - G. Del Buono
Questo capitolo è suddiviso in due parti: la prima riguarda i disturbi correlati a stress e trauma secondo il DSM-5, a cui si aggiungono alcune brevi notizie sulla neurobiologia e sulla clinica del PTSD (Post-Traumatic Stress Disorder); mentre la seconda parte contempla gli stessi disturbi così come sono codificati dall’ICD-11.
Il DSM-5
Il PTSD
La neurobiologia del PTSD
DISTURBO ACUTO DA STRESS
DISTURBI DA ADATTAMENTO
Alterazioni biologiche nei disturbi dell’adattamento
ICD-11
Disturbi dell’adattamento e ICD-11
IL TRATTAMENTO DEL DISTURBO DA STRESS POST-TRAUMATICO - F. Franza
SCENARIO
INTRODUZIONE
BREVI CENNI DI TERAPIA FARMACOLOGICA NEL PTSD
Antidepressivi
Antipsicotici
Benzodiazepine
Agenti anti-adrenergici
Stabilizzatori dell’umore/anticonvulsivanti
CONCLUSIONI
ISOLAMENTO SOCIALE, ATTACCAMENTO E STRESS - E. Fiandri
INTRODUZIONE
PANDEMIA COVID-19 POTENZIALE EVENTO TRAUMATICO
IL RUOLO DELL’ATTACCAMENTO NELLA RISPOSTA AI TRAUMI
REINSERIMENTO SOCIALE E INTEGRAZIONE DELL’EVENTO
IL DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS UNA VISIONE SISTEMICA - G. Ruggiero, G. Sannino
SINTOMATOLOGIA DEL PTSD
IL FONDAMENTALE CONTRIBUTO DELL’APPROCCIO SISTEMICO
IL CERVELLO TRAUMATIZZATO
IL TRAUMA IN ETÀ EVOLUTIVA
LA CURA DEL TRAUMA
LA PERDITA IN ADOLESCENZA - S. Novi
Il termine “adolescenza” deriva dal latino “adolescere” che significa crescere. Essa rappresenta una fase di passaggio, di transizione, di trasformazione e cambiamento. Volendo usare una metafora che la rappresenti, può essere paragonata ad un viaggio. Un viaggio verso l’ignoto, verso “l’altro da sé”, rappresentato dal mondo degli adulti, dai cambiamenti somatici e fisiologici, dalla confusione emotiva, dalla costituzione di una nuova identità, da un più intenso legame col gruppo dei pari, dalla definizione di nuove distanze dalla coppia genitoriale. Le modificazioni ormonali, la comparsa delle caratteristiche sessuali secondarie, possono determinare un turbamento nella percezione del sé, richiedendo un processo di elaborazione del lutto connesso alla perdita di un corpo infantile, sperimentata in maniera prepotente e ineluttabile.
MENTALIZZAZIONE, FALLIMENTO RIFLESSIVO E TRAUMA PSICOLOGICO - F. Baldoni
MENTALIZZAZIONE E TRAUMA PSICOLOGICO
FALLIMENTO RIFLESSIVO E SEDUZIONE IN PSICOTERAPIA
Autori
Simona Novi, Ferdinando Pellegrino, Gianfranco Del Buono, Francesco Franza, Eleonora Fiandri, Giuseppe Ruggiero Giovanna Sannino, Franco Baldoni, Giuseppe Ruggiero, Viviana Attanasio, Franco Baldoni
I DISTURBI DI PERSONALITÀ
LA PERSONALITÀ TRA NORMALITÀ E PATOLOGIA - F. Pellegrino
Come si definisce la normalità? In che termini possiamo affermare che una persona presenta un pattern abituale di esperienza interiore che devia marcatamente rispetto alle aspettative dell’ambiente culturale di appartenenza? Quando l’interiorità di una persona può, o deve, essere considerata patologica? Come riuscire a cogliere l’esperienza interiore deviante? E cosa s’intende per interiorità? Possiamo affermare con certezza che una persona che devia marcatamente rispetto alle aspettative del proprio ambiente debba essere considerata “disturbata”? In base a quale assunto? Sappiamo bene, inoltre, che anche nello stesso ambito culturale si verificano, nel tempo, profondi cambiamenti e che, in epoche storiche diverse, alcuni stili di vita comportamentali sono stati considerati di volta in volta devianti, accettabili o normali a seconda del clima culturale. Non è facile cogliere la differenza tra fisiologico e patologico, “sano e malato”, quello che è “giusto” e quello che è “sbagliato”.
Indice
INTRODUZIONE.
I DISTURBI DI PERSONALITÀ.
Gruppo A: schizoide, schizotipico, paranoide.
Gruppo B: antisociale, borderline, istrionico e narcisistico.
Gruppo C: evitante, dipendente, ossessivo-compulsivo.
Altri disturbi di personalità.
CLASSIFICAZIONE E DIAGNOSI DEI DISTURBI DI PERSONALITÀ - G. Del Buono
È molto comune incontrare persone che pensano, manifestano sentimenti ed emozioni e mettono in atto comportamenti distanti rispetto a quello che noi siamo solitamente abituati, e che attirano la nostra attenzione. E ci accorgiamo che tali manifestazioni psicologiche sono reiterate nel tempo, come se fossero scritte su un copione che si ripete in ogni occasione simile. Queste persone probabilmente soffrono di un disturbo di personalità.
Indice
INTRODUZIONE.
IL DSM-5.
Cluster secondo il DSM-5.
Definizione ed essenza dei 10 disturbi di personalità.
Il modello alternativo dei disturbi di personalità secondo il DSM-5.
Funzionamento della personalità.
Tratti.
Conclusioni sul modello alternativo.
L’ICD-11.
Tratti o “qualificatori di tratto”.
Personalità difficile.
Conclusioni sull’ICD-11.
CATEGORIE E DIMENSIONI.
FIVE FACTOR MODEL O “BIG FIVE”.
CONCLUSIONI.
DISTURBI DI PERSONALITÀ E ABUSO DI SOSTANZE - V. Prisco
Svariati studi suggeriscono che la prevalenza dei pazienti affetti da disturbi di personalità è più alta nei pazienti con dipendenze patologiche, rispetto alla popolazione generale. Inoltre la comorbidità con i disturbi di personalità mostra una correlazione positiva con la gravità della patologia da uso di sostanze. I disturbi di personalità più rappresentati tra gli abusatori di sostanze appaiono il disturbo borderline e l’antisociale. Svariate ipotesi sono state proposte per spiegare la relazione tra i disturbi di personalità e le dipendenze patologiche, come ad esempio un disturbo di personalità di base che conduce ad un abuso secondario di sostanze o, viceversa, un utilizzo ripetuto di sostanze che genera cambiamenti della personalità nel corso del tempo, oppure fattori biologici comuni che generano impulsività e discontrollo. Nella maggior parte dei casi sembra che tratti di personalità patologici o veri e propri disturbi della personalità possano condurre, soprattutto nell’età adolescenziale e nella prima età adulta all’utilizzo di sostanze, come risposta o tentativo di compenso rispetto ai tratti di personalità di base.
Indice
LA SELF MEDICATION HYPOTHESIS.
IL SENSATION SEEKING.
L’impatto della comorbidità tra disturbi di personalità e dipendenze patologiche sul decorso clinico e sulla prognosi della patologia da dipendenza.
Approcci terapeutici.
DISTURBI DI PERSONALITÀ E GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO - M. Siano
Nella quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), il gioco d‘azzardo patologico (o gambling disorder), è stato inserito nel capitolo dei “Disturbi correlati a sostanze e Disturbi da addiction”, conservando i criteri del DSM-IV. Questo cambiamento è stato appurato sulla base di prove scientifiche che dimostrano come il gioco d’azzardo presenta gli stessi meccanismi neurobiologici (sistemi di ricompensa) dei disturbi da uso di sostanze da abuso. Il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) è definito come un comportamento problematico persistente o ricorrente che porta disagio o compromissione clinicamente significativi.
LA RILEVANZA CLINICA DEI DISTURBI DI PERSONALITÀ NEL CONTESTO FORENSE - L. Levita, V. Abitudine, A. Soldovieri
I disturbi di personalità hanno assunto nel corso del tempo una notevole rilevanza all’interno del contesto forense, in quanto rappresentano una condizione clinica tale da inficiare la capacità di intendere e di volere del soggetto che ha commesso un’azione criminosa e, di converso, consentono di rivalutare le conseguenze penali di norma previste per un reato.
Inizialmente, infatti, i disturbi di personalità vennero considerati irrilevanti, poiché si presumeva che questi fossero passeggeri e spesso determinati da impulsi emotivi o passionali. Fu in seguito alla sentenza n. 9163/2005 del 25 gennaio2005, emessa dalle Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione (nonché della I Sezione Penale n. 16574 del 31 marzo 2005), che anche i disturbi di personalità furono ascritti alla categoria dei disturbi causanti infermità ai fini giudiziari.
IO, CHIARA E L’OSCURO. L’INTERVENTO CLINICO NEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ - G. Ruggiero, M.G.Paturzo
Esiste una configurazione, o meglio un’area clinica, che oggi viene comunemente definita borderline, ma sia il termine che l’area appaiono come problematici. Borderline, infatti designa una molteplicità di quadri clinici differenti, interpretata con diverse teorie, parzialmente, o minimamente, sovrapponibili. L’inadeguatezza del termine borderline sta nel fatto di indicare un’area di confine, situata “tra”, che rischia sempre di essere né questo né quello e di venire, da questo o da quello riassorbita.
Indice
IL CONCETTO DI BORDERLINE: DIFFICOLTÀ NELLA DEFINIZIONE.
LA DIAGNOSI DI DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ.
LO SVILUPPO DEL SÉ E DISTURBO BORDERLINE: LE TEORIE.
IL RUOLO DELLE ESPERIENZE TRAUMATICHE PRECOCI NEL DISTURBO BORDERLINE.
LA RELAZIONE TERAPEUTICA CON IL PAZIENTE BORDERLINE.
DISTURBO DI PERSONALITÀ, UNA DEFINIZIONE POSSIBILE, IN ADOLESCENZA? - S. Novi
Il DSM-5 è piuttosto esplicito nell’indicare come poco praticabile la formulazione di una diagnosi di disturbo di personalità in adolescenza. Questo assunto parte probabilmente dal presupposto che la personalità dell’individuo in adolescenza non sia ancora totalmente strutturata nella sua completezza. Tuttavia, gli studi presenti in tal senso attestano l’esistenza di una certa continuità tra personalità in fase infantile e adolescenziale.
Indice
CARATTERISTICHE DOMINANTI NEL LIVELLO DI FUNZIONAMENTO BORDERLINE SECONDO LE LENTI DEL TERAPEUTA. TRATTAMENTO.
Autori
F. Pellegrino, G. Del Buono, V. Prisco, M. Siano, L. Levita, V. Abitudine, A. Soldovieri, G. Ruggiero, M.G. Paturzo, S. Novi
IL COUNSELING NUTRIZIONALE NEGLI AMBULATORI DI DIETETICA PREVENTIVA
Il counseling motivazionale rappresenta una delle strategie efficaci di approccio alla modifica degli stili di vita non salutari, anche per quanto riguarda l’ambito dell’alimentazione e dell’attività fisica.
Le evidenze scientifiche attuali dimostrano che per adottare e mantenere uno stile di vita sano ed attivo, ridurre il peso in eccesso e prevenire le malattie croniche associate ad un’alimentazione non salutare e sedentaria, non sono sufficienti né la conoscenza delle regole della corretta alimentazione né le prescrizioni di diete o programmi d’attività fisica regolare.
Affinché si possa realizzare un cambiamento significativo riveste un ruolo fondamentale la motivazione della persona; in quest’ottica, risulta evidente come le abitudini di vita debbano essere frutto di una scelta consapevole, da realizzarsi attraverso un processo di empowerment.
Pertanto, occorre motivare le persone, sia nella scelta iniziale al cambiamento, sia nelle fasi successive del mantenimento.
• Cos’è e cosa non è il counseling motivazionale breve
• Il modello dei 6 fattori del cambiamento
• Le tecniche di base del counseling motivazionale breve
• Gli errori da evitare: le trappole della comunicazione
• Creazione e mantenimento della relazione di cura
• Il Modello Transteorico
• Gli stadi del cambiamento
• Piano nutrizionale condiviso
• Il diario alimentare
• Il diario dell'attività fisica
Corso di Formazione a cura di Simona Novi
Psicologa “PP01 “Scuole Promotrici di Salute”
PRP 2020-2025 - SIAN ASL NA 2 Nord
Le mie aree di intervento sono: ansia, ansia sociale, ansia da esami, depressione, stress, panico, fobia, rabbia repressa, anoressia, bulimia, psicologia dell’obesità, bullismo e cyberbullismo, dipendenza da alcol, dipendenza da gioco d’azzardo, dipendenza da fumo, dipendenza da droghe, adolescenza, rapporto genitori-figli, adolescenza e genitorialità, mobbing, demenza senile, perdita della memoria, supporto psicologico per diabetici, terapia di coppia, terapia familiare, cefalea, tecniche di rilassamento.
Ricevo a Nocera Inferiore (Salerno), facilmente raggiungibile da chi proviene dai paesi limitrofi: Nocera Superiore, Cava dei Tirreni, Vietri, Salerno, Pagani, Scafati, Pompei, Napoli, Sarno, Castel San Giorgio, Siano, Bracigliano, Mercato San Severino, Baronissi, Fisciano, Penta, Forino, Avellino, Solofra.